Le nuove normative in tema di antiriciclaggio, come rispettarle e non incorrere in accertamenti fiscali da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Nel nostro paese l’utilizzo del denaro contante non è libero, esistono alcune limitazioni al fine di contrastare l’evasione e prevenirne il riciclaggio. Per questo motivo la legge ha previsto un limite massimo di 3 mila euro per il pagamento in contanti, e a partire dall’inizio del mese di luglio di quest’anno, vi sono nuove sanzioni economiche per chi trasgredisce a tale divieto.

Le sanzioni non vanno più dall’1% al 40% ma da 3 mila a 50 mila euro. Questa limitazione indirettamente si riflette sui versamenti e sui prelievi, ma in che modo? Fino a che punto posso spingermi senza attirare l’attenzione dell’Agenzia delle Entrate e senza violare la legge? Per spostare una somma di denaro pari o superiore a 3 mila euro è necessario procedere con l’operazione mediante un bonifico bancario o postale, un assegno, l’utilizzo della carta di credito o del bancomat; e nel caso in cui tale trasferimento rappresenti una donazione, è necessario anche recarsi dal notaio, salvo il caso di donazione indiretta.

 

Vedi anche :

 

Se tale divieto viene violato si andrà incontro ad una sanzione amministrativa dell’ordine di quanto detto sopra. Frazionare un pagamento in rate inferiori a 3 mila euro, è vietato se costituisce un modo per eludere il divieto, altrimenti, se è conforme alle prassi commerciali è consentito.

L’articolo 32, comma 1, numero 2) Dpr n.600/1973 prevede che il fisco ha la possibilità di svolgere indagini bancarie sui conti correnti e, una volta raccolto i dati, eseguire le opportune rettifiche del reddito e gli accertamenti fiscali. Se il soggetto non è in grado di spiegare la provenienza dei soldi, ciò può portare ad un accertamento fiscale ma non costituisce un reato. Quindi da quanto detto si può desumere che i versamenti sul conto corrente sono liberi, anche per somme superiori a 3 mila euro, e nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate lo richieda, il correntista deve dare spiegazione della provenienza dei soldi. E per quanto riguarda i prelievi di denaro sul conto corrente? Questi sono liberi per tutti i contribuenti, e gli imprenditori che prelevino più di 1.000 euro al giorno e, comunque 5 mila euro mensili, devono essere in grado di dimostrare il soggetto beneficiario del prelievo.