LA FALSA RECENSIONE ONLINE

Le recensioni false sono un reato?

Quali sono le conseguenze di una falsa recensione online

Il fenomeno “dell’astroturfing”, è quel procedimento a mezzo del quale è possibile influenzare in maniera positiva o negativa il giro d’affari di un’attività commerciale, attraverso la pubblicazione di recensioni da parte di soggetti che non abbiano mai usufruito del servizio erogato, dal negozio, dal ristorante, dall’albergo e così via.

È superfluo sottolineare che è ben più agevole danneggiare l’immagine ed il giro d’affari di un commerciante attraverso una recensione negativa, che allargare il giro d’affari dello stesso con delle false recensioni positive, mentre, secondo uno studio della Harvard Business School, tale pratica ha un’influenza compresa tra il 5% ed 9% sul fatturato di chi le adotta.

Ma qual è la rilevanza civile e penale di una “falsa” recensione negativa?

Anche se in alcuni casi tale comportamento possa essere astrattamente ricondotto nel reato di diffamazione, ex art. 595, gli oneri probatori, le questioni riguardanti la privacy e la non agevole identificazione della persona che abbia commesso il reato, inducono a ritenere tale strada difficilmente percorribile.

V. anche

Diverso è invece il caso in cui sia agevole ricostruire l’identità di chi abbia pubblicato una recensione falsa o diffamatoria dell’esercente a danno del quale sia stata scritta. In questo caso sarà possibile sporgere una denuncia-querela per la recensione negativa che non sia contro ignoti.

Invece, tutelarsi in sede civile, con un’azione risarcitoria, appare una strada più agevole da percorrere, dato che, fondamentalmente, si avrà quale controparte non una persona fisica che abbia scritto la recensione, ma la persona giuridica a cui sarà possibile domandare la rimozione del contenuto diffamatorio.

Possibile anche domandare un eventuale risarcimento del danno di immagine che l’esercente abbia patito come conseguenza a una recensione “falsa” o diffamatoria pubblicata su di un sito web sul quale non siano stati attivati i dovuti controlli.

Nell’ambito della valutazione dal punto di vista civilistica della questione, sul territorio Italiano, è di grande importanza la pronuncia del tribunale di Venezia, in una controversia che vedeva contrapposti il ristorante Do Forni, e la società che gestisce il sito web Tripadvisor. Il giudice adito dai ristoratori, al fine di vedere rimossa una recensione particolarmente poso lusinghiera e non veritiera, ha depositato il 28 febbraio 2015 un’ordinanza con la quale ha disposto l’immediata cancellazione di una recensione che faceva uso “di forme oggettivamente incivili”, sottolineando che prima ancora di risarcire il danno, è compito di chi gestisce questo tipo di attività sul web, prevenire la pubblicazione di recensioni di tale genere.

Dott.ssa Benedetta Cacace


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