FINO A 50 MILA EURO DI MULTA SE NELL’ASSEGNO CIRCOLARE MANCA LA CLAUSOLA DI NON TRASFERIBILITA’

Vediamo il vademecum dell’Abi sulle novità introdotte dalle norme antiriciclaggio sull’uso dei contanti, assegni, conti e libretti di risparmio

Usare dei vecchi assegni può essere pericoloso, infatti nel caso in cui ci si dimentichi di apporre su quelli con un importo pari o superiore a mille euro, la clausola non trasferibile, si rischia una sanzione che può arrivare anche fino a 50mila euro.

Ciò è quanto ricorda l’Associazione Bancaria Italiana, in un vademecum ad hoc sull’utilizzo dei contanti, assegni, conti e libretti di risparmio o deposito, alla luce delle nuove regole introdotte dalle norme sull’antiriciclaggio e il contrasto al finanziamento del terrorismo.

L’Abi rammenta che è vietato il trasferimento tra privati di denaro contante e titoli al portatore di importo complessivamente pari o superiore a 3.000 euro se non ci si avvale di soggetti autorizzati.

Il divieto si applica anche ai trasferimenti frazionati.

Gli assegni bancari, circolari o postali di importo pari o superiore a 1.000 euro devono sempre riportare l’indicazione del beneficiario e la clausola non trasferibile. Tale dicitura è presente da anni sugli assegni consegnati dalla banca.

Per chiunque sia in possesso dei vecchi libretti di assegni, attenzione, si deve verificare che gli stessi contengano la clausola e se non è presente, apporla per importi pari o superiori a 1.000euro.

Chi ha la necessità di usa assegni in forma libera, cioè senza la clausola non trasferibile, per importi inferiori a mille euro, può farne richiesta alla banca.

Inoltre, sono vietate l’apertura in forma anonima e l’intestazione fittizia di conti o libretti di risparmio.

Le sanzioni per chi viola la soglia di contanti e assegni variano dai 3 mila ai 50 mila euro.

Per chi usa conti o libretti anonimi o con una intestazione fittizia, le sanzioni vanno dal 10% al 40% del saldo.

Dott.ssa Benedetta Cacace


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