Cosa rischiano i ciclisti che pedalano sui marciapiedi?

Multe fino a 168 euro per i ciclisti che pedalano sui marciapiedi anziché utilizzare la pista ciclabile o, in mancanza la carreggiata.

Tutti noi ogni giorno siamo soliti vedere ciclisti indisciplinati, che al posto che preferire le apposite piste ciclabili o la carreggiata circolano sui marciapiedi, ma cosa rischiano? Tale comportamento, non solo crea un pericolo per chi passeggia sul marciapiede ma altresì è vietato dal Codice della strada. L’articolo 3 del codice della strada specifica che per marciapiede deve intendersi: “parte della strada, esterna alla carreggiata, rialzata o altrimenti delimitata e protetta, destinata ai pedoni”, invece per pista ciclabile: “quella parte longitudinale della strada, opportunamente delimitata, riservata alla circolazione dei velocipedi”. La bicicletta è un veicolo a tutti gli effetti, e come tale deve rispettare il codice della strada, e quindi è tenuto a circolare nelle apposite piste riservate, ed in mancanza sulla carreggiata, non sul marciapiede. Se il ciclista non rispetta tale fondamentale norma, viola l’articolo 143 del codice della strada, che disciplina la posizione dei veicoli sulla carreggiata, e come conseguenza sarà soggetto ad una multa pari a una somma da euro 41 a euro 168. L’articolo 143 del codice della strada, precisa inoltre che: “i veicoli devono circolare sulla parte destra della carreggiata e in prossimità del margine destro della medesima anche quando la strada è libera”, tale disposizione vieta ai ciclisti di procedere l’uno accanto all’altro, ma devono disporsi in fila unica al fine di non intralciare il traffico. Quest’ultima precisazione è confermata dall’articolo 182 del codice della strada, che al primo comma dispone:

i ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque mai affiancati in numero superiore a due; quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell’altro”.

Dott.ssa Benedetta Cacace