ALCUNI CHIARIMENTI DA PARTE DEL MINISTERO SUL BIOTESTAMENTO

La Circolare n. 1 del 2018 del Ministero degli Interni sul biotestamento

Per quanto riguarda la legge sul biotestamento, entrata in vigore da qualche settimana, la circolare n. 1 del 2018 del Ministero degli Interni fornisce alcuni chiarimenti in merito alla competenza degli uffici di stato civile del comune rispetto alla consegna del Dat e alla loro registrazione in un apposito elenco.

Il Viminale, chiarisce anche quali sono le modalità per redigere le Dat, grazie ad

“una scrittura privata consegnata personalmente dal disponente presso l’ufficio dello stato civile del Comune di residenza del disponente medesimo”.

L’ufficiale di stato civile risulta essere legittimato a ricevere solamente Dat presentate e firmate personalmente dal disponente che risieda nel Comune, le quali dovranno essere consegnate all’ufficiale di stato civile, incaricato di verificare i presupposti della consegna,

“con particolare riguardo all’identità ed alla residenza del consegnante nel Comune”, come sottolineato dalla circolare al primo punto.

Lo stesso ufficiale, al momento della consegna, dovrà consegnare al disponente una ricevuta, indicante i dati anagrafici di quest’ultimo, la data, la firma ed il timbro dell’ufficio.

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Tale ricevuta potrà anche essere apposta sulla copia del Dat presentata dal disponente ed allo stesso riconsegnata trattenendo l’originale.

In merito alla creazione del registro specifico in cui annotare le Dat, in base alle prescrizioni della circolare non è prevista l’istituzione di un nuovo registro dello stato civile specifico, quindi l’ufficio

“deve limitarsi a registrare un ordinato elenco cronologico delle dichiarazioni presentate, ed assicurare la loro adeguata conservazione in conformità ai principi di riservatezza dei dati personali di cui al d.lgs. n. 196/2003”.

Di fondamentale importanza è il rapporto tra il competente ufficio anagrafe e la trasmissione delle Dat. Deve essere assicurato un raccordo organizzativo con cui gli uffici dell’anagrafe, per determinare la corretta trattazione delle Dat stesse, modificative di quelle consegnate dal disponente presso il vecchio comune di residenza.

Dott.ssa Benedetta Cacace


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