Animali e attività circensi

Attività circensi

Il disegno legge n. 2287-bis vuole eliminare gli animali nei circhi, e contiene la delega al Governo ad emanare un Codice dello spettacolo

Il disegno legge n. 2287-bis contiene una delega al Governo per emanare un Codice dello spettacolo, che dovrà revisionare

“la vigente disciplina in materia di teatri, prosa, musica, danza, spettacoli viaggianti e attività circensi, anche modificando ed innovando le disposizioni legislative vigenti”.

Tra le molteplici misure riguardanti le attività circensi, il governo dovrà emanare entro 12 mesi dall’entrata in vigore del ddl, una serie di decreti legislativi per operare una revisione delle disposizioni esistenti, finalizzate alla graduale eliminazione dell’uso degli animali nelle stesse.

A differenza di altri paesi Europei, nel nostro ordinamento non vi sono norme che vietano l’utilizzo degli animali all’interno dei circhi.

La legge n. 337/1968 riguardante le “disposizioni sui circhi equestri e sullo spettacolo viaggiante” regola la materia nel nostro Paese, e ad oggi è invariata.

Non vi sono registri nazionali che dichiarino quanto sono gli animali detenuti nei circhi, né in quali circhi si trovino, né tanto meno il tasso di riproduzione di questi animali.

Stando a quanto riporta la Lav (Lega anti vivisezione), ad oggi sarebbero circa 2.000 gli animali detenuti in un centinaio di circhi, ed inoltre sarebbe molto elevata la detenzione di specie in via di estinzione. Secondo un rapporto Eurispes del 2015, il 68,3% degli italiani sono contrati all’uso degli animali all’interno dei circhi, in quanto costretti contro la loro natura a vivere in condizioni degradanti e ad eseguire spettacoli contrari alla loro natura.

Tuttavia, il presidente dell’Ente Nazionale Circhi sostiene che non è possibile normare un settore che esprime una storia artistica e imprenditoriale da secoli, eliminare la sua identità, le sue tradizioni e la sua cultura; la tutela degli animali va perseguita con rigore e rispetto e non attraverso argomentazioni ideologiche.

Dott.ssa Benedetta Cacace

 

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