IL VALORE PROBATORIO DELLE CONVERSAZIONI WHATSAPP

La Corte di Cassazione penale, sez. V, con la sentenza n. 49016 analizza il valore probatorio delle conversazioni svoltesi su Whatsapp

La Corte di Cassazione, sez. V penale con la sentenza n. 49016/2017 analizza attentamente una problematica alquanto attuale inerente al valore probatorio delle conversazioni svoltesi sul canale telematico whatsapp.

Nel caso in esame, l’imputato del delitto di atti persecutori, commesso ai danni della propria fidanzata lamenta tre motivazioni del ricorso presentato innanzi alla Suprema Corte la mancata acquisizione da parte della Corte d’Appello della trascrizione delle conversazioni svoltesi su whatsapp che avrebbero dimostrato la prosecuzione dei rapporti con la propria ragazza e quindi l’inattendibilità della persona offesa, che aveva sostenuto che la relazione con l’imputato era finita.

V. anche

La Corte di Cassazione non ritiene fondata tale lamentale e giudica ineccepibile la decisione della Corte territoriale di non acquisire la trascrizione delle conversazioni tenutesi sul canale informativo tra l’imputato e la persona offesa, in quanto pur riconoscendo che la registrazione di tali conversazioni, costituisca una forma di memorizzazione di un fatto storico, della quale si può certamente disporre legittimamente ai fini probatori, trattandosi di prova documentale, l’utilizzabilità della stessa è condizionata dall’acquisizione del supporto telematico contenente la menzionata registrazione.

A livello di principio, la decisione della Corte è pienamente condivisibile in quanto, le prove digitali sono caratterizzate da una intrinseca fragilità che rende le stesse facilmente soggette ad alterazioni e danneggiamento.

Gli elaboratori elettronici riescono a comunicare tra loro e a memorizzare le informazioni solamente attraverso la traduzione delle informazioni in una serie di bit.

V. anche

La caratteristica principale dell’elemento di prova in questione è quello di essere una realtà facilmente manipolabile.

Quindi, la prova informativa per essere effettivamente prova, in sede processuale dovrà possedere alcune caratteristiche, tra le quali un ruolo di particolare rilevanza è rivestito dall’integrità.

Dott.ssa Benedetta Cacace


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