…E SE SI ABUSA DEI PERMESSI RETRIBUITI DELLA LEGGE 104?

Niente stipendio per 7 mesi per aver abusato dei permessi retribuiti della legge 104

È quanto è successo ad un dipendente colto in flagrante nell’abuso dei permessi ex legge 104

Sempre più spesso accade che i dipendenti assenteisti vengano presi con le mani nel sacco, sia nel pubblico impiego che nel privato, nelle modalità più disparate; si va dagli assenteisti seriali che richiedono i permessi in giornate strategiche come fine settimana e prefestivi ai furbetti del cartellino, fino appunto all’uso illecito di permessi malattia e relativi all’assistenza di familiari disabili.

Il caso di specie:

Alla fine dell’anno scorso la Elcograf, ex Mondadori, si è ritrovata di fronte ad un caso riguardante un proprio dipendente della sede di Cles, in Trentino, sospettato di aver usato impropriamente i permessi ex legge 104, richiesti per assistere la madre disabile.

Il sospetto era nato dalla regolarità con la quale i permessi venivano richiesti, il venerdì o a cavallo con il turno di notte del lavoratore, unita ai pettegolezzi aziendali connessi, che facevano presuppore un’attività del dipendente completamente separata dall’effettiva assistenza della madre.

Da qui entra in scena la società investigativa Abbrevia, su mandato dell’azienda, che inizia a svolgere una scrupolosa attività durante le ore di permesso richieste dal lavoratore, seguendo tutte le varie fasi; dall’appostamento atto ad individuare il soggetto, al pedinamento in automobile durante gli spostamenti, il tutto corredato da immagini video e fotografiche a testimonianza dei fatti.

V. anche

Gli investigatori cosa hanno scoperto?

Gli investigatori hanno scoperto che l’uomo durante le ore di permesso svolgeva alcuni lavoretti in campagna, faceva piccole gite fuori porta o faceva shopping. In tal modo l’uomo aveva leso il rapporto di fiducia instaurato con l’azienda, andando ad intaccare il patrimonio.

Nasce una questione morale: è giusto licenziare una persona che sbaglia e approfitta dell’azienda per fare i suoi comodi? In seguito ad una attenta analisi, l’azienda ha graziato il lavoratore, concedendogli di rimanere al suo posto di lavoro, ma punendolo con una sospensione di 7 mesi senza retribuzione.

Considerando che l’uomo ha più di 50 anni e vi è una difficoltà maggiore in tal caso di trovare un altro impiego, la scelta non può che considerarsi magnanima.

Dott.ssa Benedetta Cacace


VUOI RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO? ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER