Gli animali nei circo: addio alle catene

Addio alle catene per gli animali

La Corte di Cassazione conferma la sentenza del Tribunale di Milano che il 22/12/2014 aveva condannato Livio Togni

Il Tribunale di Milano con la sentenza del 22 dicembre 2014 aveva condannato Livio Togni, titolare dell’omonimo circo, ad un’ammenda di 1.800 euro per il reato di cui all’articolo 727, secondo comma del codice penale nei confronti di due elefanti, tenuti continuamente con catene corte.

L’articolo 727 del codice penale stabilisce che:

“Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini di cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro.

Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze”.

La Corte di Cassazione ha confermato la condanna inflitta dal Tribunale di Milano: detenere animali legati ad una catena costituisce reato, a prescindere dalle condizioni di cattività.

La Lav (Lega anti vivisezione), nel commentare la sentenza ha ribadito come tenere un animale in catene sia incompatibile con la sua natura, e che la vita per gli animali del circo è pura sofferenza.

Carlotta Bernasconi, vice presidente della Fnovi sostiene che non è possibile parlare, da un punto di vista medico veterinario, di benessere degli animali, di fronte a creature che continuano ad essere spostate da un luogo ad un altro e che vengono tenute in condizioni precarie.

Secondo un indagine Eurispes del 2016 il 71% degli Italiani non vuole più assistere a spettacoli circensi che utilizzano gli animali, e a conferma di ciò, un rapporto Censis ha dimostrato come vi sia stato un netto calo nella vendita dei biglietti.

In Italia i circhi ricevono delle sovvenzioni pubbliche, che fino al 2014 erano di circa 3 milioni di euro all’anno, ma gradualmente negli ultimi anni queste si stanno spostando sul circo contemporaneo. La Commissione europea nel 2015 e nel 2016 ha devoluti 22 milioni di euro al circo contemporaneo.

Il nostro paese è fermo su una legge di quasi cinquant’anni fa (legge 337/1968), che consente l’uso degli animali nei circhi, mentre diversi Stati dell’Unione Europea hanno già da tempo proibito totalmente o parzialmente l’uso di animali nei circhi e in qualsiasi forma di spettacolo.

Dott.ssa Benedetta Cacace

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