IL FIGLIO A 34 ANNI FUORI DA CASA DI MAMMA E PAPA’
Secondo il Tribunale di Modena, i figli maggiorenni non hanno un incondizionato diritto di permanere nell’abitazione dei genitori
Una volta maggiorenne, il figlio raggiunge una dimensione di vita autonoma a prescindere dall’indipendenza economica e, pertanto, non può pretendere la protrazione dell’obbligo al mantenimento da parte dei genitori oltre ragionevoli limiti di tempo. Ma non basta, mamma e papà possono anche cacciarlo da casa.
Con la sentenza del 1° febbraio, il Tribunale di Modena ha preso atto che nel nostro paese non è raro che i figli, anche dopo essere diventati maggiorenni ed aver raggiunto un’età tale da non poter più beneficiare del mantenimento, permangano con i genitori nella casa natale, in forza del rapporto di affetto familiare costituzionalmente tutelato.
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Ad ogni modo, il Tribunale ha evidenziato che nel nostro ordinamento non sussiste alcuna norma che attribuisce ai figli, divenuti maggiorenni, un diritto incondizionato di permanere nell’abitazione di proprietà esclusiva dei genitori, anche contro la volontà di questi.
Mamma e papà possono domandare liberamente al figlio convivente di lasciare l’immobile occupato, con la sola premura di concedergli un ragionevole termine per andarsene.
La facoltà di cacciare di casa il figlio, non viene meno nemmeno nel caso in cui questo non è pienamente autosufficiente ed ha quindi diritto agli alimenti. Infatti, come si legge nella sentenza in esame, in capo all’alimentando non vi è
“il diritto incondizionato di rimanere nell’immobile con i genitori ben potendo i soggetti tenuti all’obbligazione alimentare adempiere con modalità congrue diverse come, ad esempio, attraverso il riconoscimento di un assegno periodico, quale obbligazione alternativa”.
Nel caso in esame, pertanto, il Tribunale di Modena non ha lasciato alcuna speranza al figlio 34enne della ricorrente, entro il 1° giugno 2018 dovrà abbandonare la casa della mamma.
