CHI È DALTONICO PUÒ CONSEGUIRE LA PATENTE DI GUIDA?

I daltonici, avendo una percezione alterata dei colori, possono conseguire la patente?

Alcuni di noi sicuramente si saranno posti questa domanda; vediamo di far luce su tale questione, partendo da ciò che prevede la normativa dell’Unione Europea.

Inizialmente, con la Direttiva 1991/439/CEE non si prevedeva nulla con riguardo alle capacità visive dei candidati sottoposti a visita oculistica per il conseguimento della patente. Nemmeno con la successiva Direttiva 2006/126/CE le cose sono cambiate, in quanto detta norma si limita solamente ad individuare tra le capacità del candidato

“il corretto comportamento ai semafori; rispetto dei comandi impartiti dagli agenti del traffico; rispetto della segnaletica stradale; rispetto della segnaletica orizzontale”.

Tale ultimo concetto è stato ribadito anche dalla più recente Direttiva 2009/113/CE.

Che cosa prevede invece la normativa Italiana a riguardo?

Il codice della strada, approvato con d.lgs. n. 285 del 1992, non parla affatto di tale disturbo, tuttavia, invece il codice di attuazione del codice della strada, ossia il D.P.R. n. 495/1992 dispone quanto segue:

“Per il conseguimento, la conferma di validità o la revisione della patente di guida per motoveicoli ed autoveicoli di qualsiasi categoria è necessario che il richiedente possegga campo visivo normale e senso cromatico sufficiente per distinguere rapidamente e con sicurezza i colori in uso nella segnaletica stradale, una sufficiente visione notturna e la visione binoculare”.

Quanto appena disposto dal legislatore italiano è sicuramente in contrasto con quanto previsto dall’Unione Europea.

Inoltre, ad inasprire le polemiche vi è anche l’art. 2 della Direttiva 2006/126/CE il quale dispone che

“le patenti di guida rilasciate dagli Stati membri sono riconosciute reciprocamente dai medesimi”.

Detta disposizione appare sicuramente irragionevole e discriminatoria, in quanto alcuni Stati hanno la possibilità di non riconoscere l’idoneità alla guida ad un soggetto affetto da daltonismo e altri invece la riconoscono.

Dott.ssa Benedetta Cacace


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