EMENDAMENTO ALLA ROTTAMAZIONE BIS
Approvata al Senato la rottamazione bis anche a chi non ha aderito alla prima
E’ stato accolto l’emendamento al decreto fiscale, presentato dal capogruppo del Pd, in commissione Bilancio al Senato, Giorgio Santini.
Secondo l’organismo indipendente che vigila sui conti pubblici, in tal modo si
“premiano i contribuenti meno meritevoli e si indebolisce il senso di obbedienza fiscale”.
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Non era sufficiente aver modificato le regole in corso d’opera, salvando chi aveva aderito alla prima rottamazione delle cartelle esattoriali ma non aveva pagato le rate. Il Governo è intenzionato ad accogliere un emendamento al decreto fiscale che espande ancora di più la platea dei contribuenti in debito con gli enti pubblici a cui viene permesso di regolarizzare la propria posizione debitoria, senza versare né sanzioni né interessi.
Nello specifico, anche a chi non ha aderito alla prima rottamazione, durante la quale si poteva domandare la definizione agevolata delle somme affidate agli agenti di riscossione dal 1/01/2000 al 31/12/2016, potrà avvalersi della rottamazione bis.
Ha poca importanza se per l’Ufficio parlamentare di bilancio si tratta
“di una misura simile a un condono fiscale che premia i contribuenti meno meritevoli e indebolisce il senso di obbedienza fiscale della platea dei contribuenti”.
Tale emendamento consente di aderire alla rottamazione bis ance se non si è aderito alla definizione agevolata avviata l’anno scorso dal Governo, con la speranza di far aumentare gli introiti attesi.
Gli interessati dovranno presentare una dichiarazione all’Agenzia delle Entrate – Riscossione entro il 15/05/2018 e potranno optare per il pagamento rateale delle somme dovute, fino ad un massino di 5 rate di uguale importo a partire da luglio 2018.
Secondo Giuseppe Pisauro, presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio, organismo indipendente con il compito di validare le previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica del Governo, ci troviamo dinnanzi ad un condono.
