Straniero e citazione in giudizio non tradotta, quali sono le conseguenze?

La Corte di Cassazione penale, sez. VI, con la sentenza n. 10444 del 2 marzo 2017 ha stabilito che la richiesta di rito abbreviato sana la nullità della citazione non tradotta per lo straniero

Al fine di tutelare in maniera adeguata l’indagato/imputato, il nostro codice penale prevede il diritto ad essere informati dell’accusa in una lingua comprensibile, onde evitare discriminazioni a carico dello straniero, deprivandolo della capacità di cogliere le accuse mosse a suo carico.

Questo diritto trova il fondamento nel diritto di eguaglianza dinanzi alla legge; principio cardine del nostro ordinamento giuridico.

Tale diritto riveste grande importanza anche in vista di un ordinamento europeo ad oggi sempre maggiormente proteso all’eliminazione di barriere sociali e culturali.

In base all’articolo 143 del codice di procedura penale, l’imputato ha diritto gratuitamente ad avere un interprete al fine di comprendere l’accusa e al fine di compiere gli atti cui partecipa.

Per tale motivo, l’autorità procedente dispone della traduzione:

  • Dell’informazione di garanzia;
  • Dell’informazione sul diritto di difesa;
  • Dei provvedimenti che dispongono misure cautelari personali;
  • Dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari;
  • Dei decreti che dispongono l’udienza preliminare e la citazione a giudizio;
  • Delle sentenze e
  • Dei decreti penali di condanna

Attraverso il d.lgs. n. 32 del 4/03/2014 è stata data attuazione nel nostro ordinamento alla direttiva 2010/64/CE che introduce come principio generale in ambito di traduzione degli atti, quello della previsione della nullità a regione intermedio in caso di mancata nomina di un interprete all’imputato; eccepibile dall’imputato stesso, prima del compimento dell’atto o immediatamente dopo.

Secondo i giudici della Corte di Cassazione, con la sentenza in oggetto, la richiesta di giudizio abbreviato produce per l’imputato una rinuncia, per comportamento concludente, a far valere le eventuali nullità verificatesi nella fase precedente del procedimento per mancata assistenza di un interprete, dato che la non tempestiva deduzione della nullità e la scelta del rito abbreviato, dimostrano un interesse carente ad osservare la disposizione violata.

Dott.ssa Benedetta Cacace