RESPONSABILITÀ PER OMESSA VIGILANZA DELL’ANIMALE

Incidente causato da un animale da fattoria, chi risarcisce i danni?

Corte di Cassazione, quarta sezione penale, sentenza n. 52122 del 2018

La Corte d’Appello in parziale riforma della sentenza emanata in primo grado aveva ritenuto responsabile l’imputata del delitto di omicidio colposo, per non aver adeguatamente custodito gli animali del suo allevamento, cagionando il decesso di un automobilista che in piena notte aveva urtato una mucca che vagava in mezzo alla carreggiata.

La domanda che ci si pone è la seguente: il fatto che gli animali scappino dal recinto in cui vengono custoditi si può automaticamente tradurre in un addebito di responsabilità nei confronti del loro proprietario?

Gli Ermellini intervenuti sulla questione hanno dichiarato il motivo di ricorso infondato, ritenendo corretto l’addebito di responsabilità omissiva colposa nei confronti dell’imputata ex artt. 40 cpv. e 589 c.p., essendosi l’evento verificato a causa dell’omessa vigilanza del bovino da parte della persona che rivestiva una posizione di garanzia, in quanto proprietaria dell’animale.

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 51448 del 2017 ha affermato che:

“in tema di custodia di animali, l’obbligo di custodia di un animale sorge ogni qualvolta sussista una relazione anche di semplice detenzione dell’animale”.

Detto ciò, il giudice di secondo grado aveva correttamente ricostruito la posizione di garanzia facente capo all’imputata, proprietaria del bestiame, ed i relativi profili di colpa ravvisabili a suo carico, riconducibili alla mancanza di diligenza nel governo della mucca che era riuscita a scappare dal recinto e a raggiungere la strada.

Invece per quanto riguarda la questione che l’evento sia da imputarsi ad un caso fortuito, costante giurisprudenza ha affermato che:

“è l’imputato che deve sostenere l’esistenza dell’esimente del “caso fortuito” con idonee allegazioni, non potendo limitarsi all’astratta affermazione di avere dato seguito alla regola cautelare”.

Dott.ssa Benedetta Cacace


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