LO SMARTPHONE TRA I BANCHI DI SCUOLA

A scuola con lo smartphone

Vediamo cosa prevede il MIUR nel suo decalogo

Valeria Fedeli, la Ministra dell’Istruzione e della Ricerca, alla tre giorni sull’innovazione tecnologica “Futura”, tenutasi a Bologna, ha presentato un decalogo sull’utilizzo della tecnologia e dei dispositivi mobili nelle scuole, sottolineando al contempo che ogni istituto, in materia, manterrà autonomia e, ogni insegnante, la libertà didattica di insegnamento.

La finalità perseguita dal MIUR è quella di regolamentare l’uso delle tecnologie all’interno degli istituti scolastici.

La linea guida si compone di dieci punti, indirizzati sia ai docenti che agli scolari. In sostanza, la scuola promuove l’uso consapevole della tecnologia, in quanto per ottimizzare l’apprendimento ed il benessere della comunità scolastica occorre aprirsi al cambiamento.

Il decalogo:

  1. Ogni novità comporta dei cambiamenti. Ogni cambiamento deve servire per migliorare l’apprendimento ed il benessere degli studenti e più in generale dell’intera comunità scolastica.
  2. i cambiamenti non devono essere rifiutati, ma compresi ed usati per raggiungere degli obbiettivi. Si deve insegnare ad utilizzare bene e ad integrare nella didattica quotidiana i dispositivi anche attraverso una loro regolamentazione. Vietare l’uso dei dispositivi a scuola non è la soluzione. A tal proposito ogni scuola adotta una politica di uso accettabile alle tecnologie digitali.
  3. L’istituto scolastico promuove le condizioni strutturali per l’utilizzo delle tecnologie digitali. Fornisce, per quanto possibile, i servizi necessari e l’indispensabile connettività, favorendo un uso responsabile dei dispositivi personali. Le tecnologie digitali sono uno dei modi per sostenere il rinnovamento della scuola.
  4. la scuola accoglie e promuove lo sviluppo del digitale nella didattica. La presenza delle tecnologie digitali rappresenta una sfida ed una opportunità per la didattica e per la cultura scolastica.
  5. i dispositivi devono essere un mezzo e non un fine. È la didattica che guida l’utilizzo competente e responsabile dei dispositivi. Non è sufficiente sviluppare le abilità tecniche, ma bisogna anche sostenere lo sviluppo di una capacità critica e creativa.
  6. l’uso dei dispositivi promuove l’autonomia degli scolari. È in atto una graduale transizione verso situazioni di apprendimento che valorizzano lo spirito d’iniziativa e la responsabilità degli studenti.
  7. il digitale nella didattica è una scelta, sta agli insegnanti condurla in classe.
  8. il digitale trasforma gli ambienti di apprendimento. Le possibilità di apprendere sono ampliate, sia per la frequentazione di ambienti digitali e condivisi, sia per l’accesso alle informazioni.
  9. rafforzare la comunità scolastica e l’alleanza educativa con le famiglie.
  10. educare alla cittadinanza digitale è un dovere per la scuola.

Dott.ssa Benedetta Cacace


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