La crisi di una start up

“Sottraendo le start up innovative alla disciplina del fallimento, si permette all’imprenditore di ripartire con un nuovo progetto in modo più veloce e semplice, affrontando agevolmente il procedimento liquidatorio”.

Come ogni società, anche le start up possono incorrere in una crisi aziendale e a trovarsi in una condizione di sovraindebitamento.

Anzi, nella maggioranza dei casi le start up che prendono vita non riescono ad ottenere un margine di successo soddisfacente e sono costrette a sciogliersi.

Non pare esservi alcun dubbio sulla non applicabilità della Legge Fallimentare ai casi di crisi di una start up. Oltre alla particolare natura societaria riconosciuta dall’ordinamento, le start up difficilmente arrivano a soddisfare i requisiti di fallibilità richiesti dall’art. 1 della citata Legge Fallimentare.

La Camera di Commercio definisce il principio qui descritto con l’espressione fail fast, ovvero l’introduzione di procedura volte a rendere più rapido e meno gravoso il processo che si mette in moto nel caso in cui la start up non decolli. Sottraendo le start up innovative alla disciplina del fallimento, si permette all’imprenditore di ripartire con un nuovo progetto in modo più veloce e semplice, affrontando agevolmente il procedimento liquidatorio.