TRIBUNALE CIVILE DI ____________
Atto di Pignoramento Immobiliare ex art. 555 c.p.c.
Il sig. _____________________, C.F. ________________ nato a __________ il _______ e residente in ______________ rappresentato e difeso, giusta mandato steso in calce all’atto di precetto, dall’avv. _________ del Foro di ________, C.F. ____________________ con domicilio eletto presso il suo studio in ________ alla Via __________________ al cui indirizzo pec (_____________) e n. di fax (____________) potranno essere inviate dalla cancelleria le comunicazioni di rito nel corso del presente procedimento
PREMESSO
-Che in data _____________ veniva notificato titolo esecutivo costituito da __________________________;
-Che con atto di precetto notificato in data __________________ si intimava a ___________________________ di pagare, in favore dell’ istante, sig. ______________, la somma di €_______________, oltre gli interessi legali sulla sorte maturati e maturandi dal _____________________ sino al saldo effettivo, il costo della notifica risultante a margine e salve le eventuali spese successive;
-Che tale precetto non sortiva esito alcuno.
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Fermo quanto precede il sig. ___________ ut supra rappresentato, difeso e domiciliato
DICHIARA CHE
a norma dell’art. 555 c.p.c., intende sottoporre ad esecuzione forzata i seguenti diritti immobiliari:
________________________________________________________________________________
_____________, lì _____________
Avv. _________________
Io sott.to, Ufficiale Giudiziario addetto all’intestato Tribunale, vista la richiesta che precede, esaminati i titoli allegati muniti di formula esecutiva, visto l’art. 555 c.p.c.
HO PIGNORATO
ai danni di:
____________________________
i seguenti diritti immobiliari:
________________________________________________________________________________
E per l’effetto,
HO INGIUNTO A
________________ di astenersi da qualunque atto diretto a sottrarre i beni stessi alla garanzia del credito per cui si procede, interessi maturati e maturandi e spese, sotto le comminatorie di legge.
E HO INVITATO
il debitore ad effettuare presso la Cancelleria del Giudice dell’esecuzione la dichiarazione di residenza o l’elezione di domicilio in uno dei comuni del circondario in cui ha sede il Giudice competente per l’esecuzione con l’avvertimento che, in mancanza, ovvero in caso di irreperibilità presso la residenza dichiarata o il domicilio eletto, le successive notifiche o comunicazioni a lui dirette saranno effettuate presso la Cancelleria dello stesso Giudice;
E HO AVVERTITO
il debitore medesimo che, ai sensi dell’art. 495 c.p.c., può chiedere di sostituire alle cose (oppure) ai crediti pignorati una somma di denaro pari all’importo dovuto al creditore pignorante e ai creditori intervenuti, comprensivo di capitale, degli interessi e delle spese oltre alle spese di esecuzione, sempre che, a pena di inammissibilità, sia da lui depositata in Cancelleria, prima che sia disposta la vendita o l’assegnazione a norma degli artt. 530, 522, e 569 c.p.c., la relativa istanza unitamente ad una somma non inferiore ad un quinto dell’importo del credito per cui è stato eseguito il pignoramento e dei crediti dei creditori intervenuti indicati nei rispettivi atti di intervento, dedotti i versamenti effettuati di cui deve essere data prova documentale.
Ho altresì avvertito il debitore che, a norma dell’articolo 615, secondo comma, terzo periodo, l’opposizione è inammissibile se è proposta dopo che è stata disposta la vendita o l’assegnazione a norma degli articoli 530, 552 e 569, salvo che sia fondata su fatti sopravvenuti ovvero che l’opponente dimostri di non aver potuto proporla tempestivamente per causa a lui non imputabile.
_________________, li ____________________
L’Ufficiale Giudiziario