Ricorso per decreto ingiuntivo ex. art. 633 e 642 c.p.c. per retribuzioni non percepite

 

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TRIBUNALE DI ______________

-sezione lavoro-

Ricorso per Decreto ingiuntivo ex art. 633 e 642 c.p.c. per retribuzioni non percepite

Nell’interesse di ________, nato a________ (_______) in data _________, e residente in _______ (_____), alla Via ________ n. __, C.F. ________, elettivamente domiciliato in ________ via _______ n.___, presso lo studio dell’Avv. ______, (C.F. ________) del foro di ______, che lo rappresenta e difende nel presente giudizio giusta mandato posto in calce al presente atto.

Si indicano il numero di fax ________ e l’indirizzo di pec ___________, presso i quali è possibile inviare le comunicazioni del presente procedimento

CONTRO

La società _________, C.F. e p.iva ___________, in persona dell’amministratore unico e legale rappresentante pro tempore, corrente in _____ (___), _______ n. ___ (doc.01)

PREMESSO

  1. il sig. __________ ha lavorato, a far data dal __________, alle dipendenze della società ________., C.F________, corrente in________ (___), _______ n.___________, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, full time (40 ore settimanali) ed assunto con la mansione di Apprendista Cuoco Pasticcere prima e Apprendista operaio poi, ed inquadrato al livello 5° del CCNL del settore Alimentari e Panificazione Artigiani (doc.02);
  2. il rapporto di lavoro tra il sig. ________ e la _________ cessava in data _________a seguito delle dimissioni volontarie rassegnate dal ricorrente (doc.03);
  3. l’odierno ricorrente al momento delle dimissioni, vantava un credito nei confronti del datore di lavoro. Nello specifico non gli veniva retribuita la tredicesima relativa agli anni 2015, 2016 e 2017, nonché le mensilità da settembre a dicembre _______, da gennaio a marzo _________ ed altresì il trattamento di fine rapporto; inoltre non gli venivano consegnate le buste paga dal mese di settembre 2017 in poi;
  4. Successivamente, il sig. ______, riceveva a titolo di acconto la somma di € 4.000,00 con le seguenti modalità: € 2.800,00 in contanti, un primo bonifico di € 700,00 in data 5.4.2018 e successivamente un secondo in data 27.4.2018 di € 500,00 (doc.04);
  5. in data _________, per mezzo della scrivente, veniva depositata denuncia per mancata consegna di detti cedolini paga all’Ispettorato Territoriale del lavoro di ________ (da questo momento I.T.L.) nonché per mancato pagamento delle mensilità su indicate e del TFR (doc. 05);
  6. in data __________ veniva fissata la prima comparizione delle parti poi rinviata su richiesta di controparte per le vie brevi che non presenziava all’incontro (doc. 06);
  7. in data _________ si svolgeva il secondo incontro, presenziava il Dott. ___________, e consegnava le buste paga ma veniva richiesto un breve rinvio per trattativa sul pagamento (doc.07);
  8. in data ___________ il datore di lavoro non si presentava e, vista l’impossibilità di esperire il tentativo di conciliazione, il conciliatore lo dichiarava concluso con esito negativo (doc.08);
  9. Dalla lettura dell’estratto contributivo Inps e dalle buste paga consegnate dal datore di lavoro si evince che gli importi a credito spettanti al sig. _________ sono i seguenti:
  • tredicesime anno 2015, 2016 e 2017 per € 2.541,00;
  • retribuzioni 2017 non riscosse € 5.220,00;
  • retribuzioni 2018 non riscosse € 2.905,16;
  • trattamento di fine rapporto € 3.641,24

per un totale complessivo di € 14.307,40, da cui deve essere detratta la somma di € 4.000,00 ricevuta dal sig.________ come acconto, versata in parte in contanti e in parte con bonifico (cfr. doc.04);

  1. In data 13 settembre 2018, pochi giorni prima dell’incontro fissato avanti all’I.T.L. per l’esperimento del tentativo di conciliazione, il sig. _________ veniva contattato dal sig. ________, anch’esso dipendente della società convenuta, al fine di poter trovare un accordo su quanto spettante ancora al sig. ______. Infatti, il sig. _________ scriveva testualmente “_______________”; Risulta chiaro ed evidente, che tale dichiarazione costituisce, anche se non in maniera formale ed esplicita, un riconoscimento di debito da parte della società debitrice nei confronti del ricorrente (doc.09);
  2. nelle more, vi sono stati svariati tentativi di raggiungere un accordo bonario, tutti falliti a causa della società Infinity il cui unico scopo era solamente quello di temporeggiare per non provvedere al pagamento di quanto spettante al ricorrente; l’ultimo dei quali, in data 12.10.2018, dove le parti dovevano incontrarsi per sottoscrivere un accordo di transazione, ma la società ingiunta per l’ennesima volta non presenziava (doc.10);
  3. ad oggi, pertanto, l’odierno ricorrente vanta un credito nei confronti della società___________, per l’importo complessivo di € 10.307,40;
  4. Il suddetto credito è certo, liquido ed esigibile e si fonda su prova scritta e, la competenza è quella dell’Autorità Giudiziaria adita;
  5. per quanto sopra esposto, ricorrono, senz’altro, i presupposti per l’applicazione dell’art. 633 ess. cpc e dell’art. 642 cpc, affinchè il decreto ingiuntivo debba essere munito di provvisoria esecutorietà stante la natura alimentare del credito e per il grave pregiudizio subito dal ricorrente che si è improvvisamente trovato nell’impossibilità di poter contare sui proventi del proprio lavoro, sua unica fonte di sostentamento, a causa del perdurate e notevole ritardo nell’adempimento del datore di lavoro, essendo il credito azionato relativo a prestazione lavorativa, quindi di natura alimentare oltre che privilegiato ai sensi dell’art. 2751 bis c.c..

*****

Tutto ciò premesso il sig. ___________come sopra rappresentato, difeso e domiciliato

RICORRE

All’Ill. Giudice del Tribunale di __________a affinché, ritenuta la propria competenza e visti gli artt. 633 ss. c.p.c e l’art. 642 comma 2 c.p.c, stante la certezza e la liquidità del credito, Voglia ingiungere alla società__________, C.F. e p.iva __________, in persona dell’amministratore unico e legale rappresentante pro tempore, corrente in _______ (___), _________ n. ____, di pagare immediatamente al sig. __________, come sopra domiciliato e difeso, la somma di € 10.307,40 oltre interessi di mora, di cui al D.lgs. 231/2002, dalle singole scadenze all’effettivo saldo oltre spese e competenze legali della presente procedura e successive occorrende da liquidarsi secondo Decreto n.140/2012 e successive occorrende.

Autorizzando, inoltre, la provvisoria esecuzione del decreto e fissando il termine di 40 giorni dalla notifica ai soli effetti dell’eventuale opposizione.

Si chiede, infine, autorizzarsi l’esecuzione immediata senza l’osservanza del termine previsto dall’art. 482 c.p.c., sussistendo i presupposti previsti dall’art. 642 ultimo comma c.p.c.

*****

Si allegano i seguenti documenti:

  1. visura____________;
  2. lettera d’assunzione ____;
  3. dimissioni ________ del _________;
  4. bonifici datati ___________ a favore di _______;
  1. denuncia I.T.L. del __________;
  1. Verbale I.T.L.  del ________;
  2. Verbale I.T.L. del _________ con relative buste paga;
  3. Verbale I.T.L. del  ________;
  4. Messaggi ____ ;
  1. mail avv.  _________;
  2. nota spese.

   *****

Ai sensi e per gli effetti degli artt. 9 e ss. Del DPR 115/2002 e succ. modifiche, l’Avv. __________ dichiara che il valore effettivo del presente procedimento è di € 10.307,40 e, pertanto, il contributo unificato ai sensi dell’art. 13, ammonta ad € 118,50.

_________, lì __________

Avv. _______________


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