È legale usare il collare elettrico per addestrare un cane?

La Corte di Cassazione penale, con la sentenza n. 21932 del 25/05/2015 ha stabilito che l’utilizzo del collare elettrico per addestrare un cane configura il reato di abbandono.

Secondo quanto stabilito dalla Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione, sentenza n. 21932 del 25/05/2015, chiunque utilizzi un collare elettrico ai fini di addestrare un cane, compie il reato di abbandono di animali e non di maltrattamento, mancando le sevizie.

Nel caso di specie, un uomo stava addestrando i propri cani utilizzando un collare elettrico con comando a distanza. Emettendo impulsi elettrici di breve durata richiamava i cani all’attenzione. Se ci fossimo trovati di fronte all’utilizzo di un collare anti abbaio, allora si sarebbe configurata la fattispecie di reato ex art. 544-ter c.p., ossia maltrattamento di animali. Come ha stabilito la sentenza n. 15061 della Corte di Cassazione penale, sezione III, del 13 aprile 2007.

In realtà, la fattispecie in esame rientra in quanto disposto dall’articolo 727 c.p., abbandono di animali. L’articolo 727 codice penale, stabilisce che:

“Chiunque abbandona animali o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze”.

La sentenza n. 37859 della Corte di Cassazione penale, sez.III del 16 settembre 2014 precisa che la fattispecie “abbandono di animali” si concretizza nella detenzione dell’animale con modalità tali da arrecargli gravi sofferenze, incompatibili con la sua natura, quindi la differenza con il reato di maltrattamento è evidente, posto che in tal caso si punisce chi dolosamente, con crudeltà o senza alcuna necessità, cagioni una lesione all’animale o lo sottoponga a sevizie, fatiche o lavori insopportabili.

Dott.ssa Benedetta Cacace