OMICIDIO COLPOSO NEL SINISTRO STRADALE

Omicidio colposo per chi cagiona la morte di un uomo per non essersi fermato al segnale di stop

Corte di Cassazione, quarta sezione penale, sentenza n. 27395 del 2018

È punibile ex art. 589 c.p., per il reato di omicidio colposo, chiunque cagioni, per violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale, la morte di un altro utente.

L’articolo in questione prevede che:

“Chiunque cagiona per colpa la morte di una persona è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni.

Se il fatto è commesso con violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro la pena è della reclusione da due a sette anni.

Se il fatto è commesso nell’esercizio abusivo di una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato o di un’arte sanitaria, la pena è della reclusione da tre a dieci anni.

Nel caso di morte di più persone, ovvero di morte di una o più persone e di lesioni di una o più persone, si applica la pena che dovrebbe infliggersi per la più grave delle violazioni commesse aumentata fino al triplo, ma la pena non può superare gli anni quindici”

Nel caso di specie, un uomo non aveva rispettato uno stop, ed invadendo la corsia opposta aveva travolto un’altra vettura, causando la morte del conducente.

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Non è in grado di interrompere il nesso causale tra la condotta e l’evento, il fatto che la vittima avesse violato numerose norme cautelari, in quanto si trattava di un soggetto privo della patente di guida, affetto da Alzheimer e schizofrenia, che percorreva il tratto di strada ad una velocità molto elevata rispetto agli indicati limiti e a fari spenti.

La vicenda giunta in Cassazione non ha trovato altro esito che non quello della condanna dell’uomo che ha causato l’incidente, infatti come pocanzi detto, la condotta della vittima non era in grado di interrompere il nesso eziologico, in quanto dai rilievi effettuati sulla scena del sinistro, si era potuto verificare che la vittima non stava percorrendo quel tratto di strada a zig zag ma percorreva dritto, ed aveva anche provato a frenare per cercare di evitare l’impatto con l’altra vettura.

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Per tali motivi si ritiene che la condotta tenuta dalla vittima fosse regolare e non abnorme, a prescindere dalla violazione di alcune norme cautelari.

Dott.ssa Benedetta Cacace


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