SE I MOTOCICLISTI NON TENGONO LE LUCI SEMPRE ACCESE

Multa fino a 169 euro per i motociclisti che non tengono le luci sempre accese

L’articolo 152 del codice della strada impone l’obbligo per i motocicli, tricicli e quadricicli di tenere le luci accese anche di giorno durante la marcia

L’articolo 152 del codice della strada dispone che:

“1. I veicoli a motore durante la marcia fuori dai centri abitati ed i ciclomotori, motociclisti, tricicli e quadricicli, quali definiti rispettivamente dall’art. 1, paragrafo 2, lettere a), b) e c), e paragrafo 3, lettera b), della direttiva 2002/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 marzo 2002 anche durante la marcia nei contri abitati, hanno l’obbligo di usare le luci di posizione, i proiettori anabbaglianti e, se prescritte, le luci della targa e le luci d’ingombro. Fuori dei casi indicati dall’articolo 153, comma 1, in luogo dei dispositivi di cui al periodo precedente possono essere utilizzate, se il veicolo ne è dotato, le luci di marcia diurna. Fanno eccezione all’obbligo di uso dei predetti dispositivi i veicoli di interesse storico e collezionistico.

2.Chiunque viola le disposizioni del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 41 a euro 168”.

Le moto e gli scooter devono tenere le luci accese anche di giorno, altrimenti possono incorrere in una sanzione fino a 169 euro.

Bisogna precisare che in ogni caso l’obbligo dei dispositivi luminosi non riguarda i veicoli di interesse storico e collezionistico.

V. anche

In alcuni casi, ove i veicoli ne siano dotati, in luogo dei dispositivi luminosi prescritti in genere, possono utilizzare le luci di marcia diurna.

Queste ultime, ad ogni modo, come dispone il successivo art. 153 del codice della strada,

“non possono sostituire le luci di posizione, della targa e di ingombro se prescritte e, per quanto concerne i veicoli, i proiettori anabbaglianti da mezz’ora dopo il tramonto del sole a mezz’ora prima del suo sorgere e anche di giorno nelle gallerie, in caso di nebbia, di caduta di neve, di pioggia battente e in ogni altro caso di scarsa visibilità”.

Dott.ssa Benedetta Cacace


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