LA REVOCA DEL FIDO DA PARTE DELLA BANCA

Affinché la banca possa revocare il fido vi deve essere giusta causa e preavviso

La banca, nel caso in cui vi siano giustificati motivi, come ad esempio una grave diminuzione delle garanzie patrimoniali del beneficiario, può revocare in qualunque momento il fido, obbligando il correntista a restituire le somme utilizzate e gli interessi.

Il recesso operato dalla banca non è sempre legittimi, e per tale motivo è necessario conoscere le norme dettate dalla legge e prestare molta attenzione alle clausole del contratto di conto corrente.

L’articolo 1845 del codice civile dispone che:

“Salvo patto contrario, la banca non può recedere dal contratto prima della scadenza del contratto, se non per giusta causa.

Il recesso sospende immediatamente l’utilizzazione del credito, ma la banca deve concedere un termine di almeno quindici giorni per la restituzione delle somme utilizzate e dei relativi accessori.

Se l’apertura di credito è a tempo indeterminato, ciascuna delle parti può recedere dal contratto, mediante preavviso nel termine stabilito dal contratto, dagli usi o, in mancanza, in quello di quindici giorni.”

V. anche

Con i contratti di apertura di credito sul conto correte, detti anche fido o affidamento, la banca spesso e volentieri si riserva di revocare in ogni momento e con effetto immediato il credito concesso, imponendo al soggetto di rientrare dello scoperto. Tuttavia, tali clausole non legittimano la banca a decidere in modo arbitrario quando e come recedere dal contratto.

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La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 17291/16, ha sostenuto che serve sempre l’indicazione di una giusta causa di recesso dal fido, soprattutto quando si apre un credito a tempo determinato.

Nel caso in cui l’apertura del credito sia a tempo indeterminato, ogni parte può recedere dal contratto, con un preavviso stabilito dal contratto, dagli usi o in mancanza in quello di 15 giorni. Non vi è la menzione della giusta causa ma ciò non legittima in ogni caso la banca ad interrompere il fido senza preavviso.

Secondo la giurisprudenza, la banca può recedere senza una giusta causa, basta che rispetti il principio generale di correttezza e buona fede nell’esecuzione del contratto.

Dott.ssa Benedetta Cacace


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