Il Cyberbullismo

Il Cyberbullismo come disciplinato dalla L. 29 maggio 2017 n. 71 recante “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del Cyberbullismo”

Il 3 giugno 2017, nella Gazzetta Ufficiale è stata pubblicata la Legge n. 71 del 29 maggio 2017 in materia di Cyberbullismo.

Tale norma è uno strumento legislativo speciale, rivolto solamente contro il fenomeno del cyberbullismo fra i giovani, ed ha un approccio educativo e non repressivo, prevedendo come misura sanzionatoria aggiuntiva quella dell’ammonimento per il minore che compie atti di cyberbullismo.

La normativa in esame definisce cyberbullismo

“qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telemativa, nonchè la diffusizione di contenuti online aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso o la loro messa in ridicolo”.

La maggior parte degli interventi previsti dalla norma sono destinati a trovare attuazione all’interno delle scuole, infatti esse saranno tenute a promuovere l’educazione all’uso consapevole della rete ed i diritti e i doveri correlati all’uso delle tecnologie.

Secondo quanto previsto dalla legge in esame, qualsiasi minore ultraquattordicenne che abbia subito degli atti di cyberbullismo può adire il titolare del trattamento o il gestore del sito internet o del social media, affinché  questo oscuri o rimuova qualsiasi dato personale del minore diffuso in rete.

Se l’interessato, nel giro di quarantotto ore non ha avuto alcuna risposta, può rivolgere analoga richiesta al Garante per la protezione dei dati personali, il quale provvederà al blocco.

Dott.ssa Benedetta Cacace

 

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